Miele

Cos'è il miele?

È l'oro delle api, fonte di zuccheri, alimento ad alto indice glicemico, nemico dunque dei diabetici e degli intolleranti al glucosio, ma anche dispensatore di preziosi doni. II miele contiene zuccheri come fruttosio, glucosio, saccarosio, maltosio, isomaltosio, maltulosio, furanosio, nigerosio, e zuccheri complessi come melicitosio, erbosio, raffinosio che si generano durante la sua "maturazione". Nel miele sono presenti sostanze azotate (proteine, aminoacidi essenziali); vitamine (B1, B2, B6, biotina, acido pantotenico, vitamine C, E, K); minerali (sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro, iodio, zinco, manganese, rame, cobalto, cromo, nichel, litio); sostanze aromatiche e acidi come l'acido citrico, acetico, formico, butirrico, succinico, malico, lattico, Fra gli acidi inorganici sono compresi cloridrico e il fosforico. Poi ancora vi sono sostanze ormonali come gli steroidi, antibiotici come l'inibina e la germicidina e diversi enzimi, catalizzatori di importanti reazioni vitali.

Fonte “Il Gusto e la Salute” di Maria Concetta Salerno

Ape Nera Sicula

L'Ape nera sicula, dal colore scuro e dalle ali piccole (Apis melifera ssp. sicula) è una sottospecie delle api più comuni, da cui si differenzia per la docilità e produttività e per la resistenza alle alte temperature (>40 C). Gli studiosi hanno provato come la composizione fenolica (antiossidanti) nel miele di arancio e di limone sia fino a dieci volte superiore rispetto quella riscontrata altrove per la stessa varietà di miele prodotto da altre sottospecie di api siciliane, o di altre regioni italiane ed estere. I composti rilevati sono: naringenina, esperetina, myricetina (sostanze attive nella prevenzione del carcinoma prostatico), quercetina, luteolina e, in grandi quantità, acido gallico (dal 46,8% nel miele di limone al 70,7% in quello di nespola). Tutti i mieli di Sicilia analizzati, prodotti dalle api nere locali, hanno rivelato profili biologici di valore che, paragonati alla stessa varietà o a diverse di varietà di miele prodotte da differenti specie di api in Sicilia, in altre regioni italiane o nel resto del mondo, li rendono prodotti ad alto potenziale terapeutico come antiossidanti e agenti antimicrobici contro ceppi multi-resistenti. Il miele rafforza il sistema immunitario, ed è quindi attivo contro le malattie da raffreddamento; è efficace nella cura della pelle e migliora il processo di cicatrizzazione. Deve però essere usato con cautela da chi soffre di allergia ai pollini, perché ne potrebbe risultare allergico.

Fonte “Il Gusto e la Salute” di Maria Concetta Salerno

L'Ape nera sicula contro il calo della produzione di miele

L' Ape Nera Sicula, unica sottospecie autoctona del territorio siciliano, è quella che resiste meglio alle avversità climatiche, alla siccità e alle stagioni difficili. Florape da oltre 40 anni si occupa dell' allevamento dell' Ape Nera Siciliana a Santa Cristina Gela in provincia di Palermo in una delle pochissime zone verdi ancora esistenti. L' azienda si dedica con impegno alla salvaguardia, reintroduzione e conoscenza di questo ecotipo, anche in sinergia con l' Associazione Allevatori Apis Mellifera Siciliana in tutti i suoi coraggiosi progetti e iniziative.

Benefici

Uno studio compiuto da Tobias Olofsson, professore dell'Università di Lund in Svezia e pubblicato nella rivista "International Wound Journal" nel 2014, ha evidenziato come il miele abbia proprietà antibiotiche naturali. Esso, infatti, contiene tredici batteri dell'acido lattico (BAL) che hanno dato prova di agire su ferite provocate da germi resistenti ai comuni antibiotici, come lo stafylococcus aureus che resiste alla meticillina; lo pseudomonas aeruginosa e l'enterococcus alla vancomicina. Inoltre, utilizzando il miele, si sono ottenuti risultati positivi nella cura delle ferite di cavalli che non avevano reagito alle comuni terapie. Per ottenere tali effetti occorre comunque che il miele sia fresco e puro. Si tratta di importanti passi verso l'adozione di trattamenti alternativi ai comuni antibiotici, nei confronti dei quali si sta instaurando un'efferata resistenza da parte di germi e di cui conosciamo gli effetti collaterali.

Fonte “Il Gusto e la Salute” di Maria Concetta Salerno